venerdì 13 novembre 2009

EnergETICAmbiente

Mi permetto di segnalarvi questo blog di Focus aperto dai miei amici Linda e Carlo.


Energia. Etica. Ambiente.

Tre parole importanti, che abbiamo voluto fondere in una sola per dare il titolo a questo blog. Energeticambiente.
Sono le tre cose che ci rendono vivi.
L'energia è connaturale alla vita stessa: il nostro corpo, i nostri muscoli e il nostro pensiero consumano energia per il fatto stesso di esistere. Mangiamo, dobbiamo ripararci, coprirci, riscaldarci e illuminare il buio. Per farlo, modifichiamo di continuo l'ambiente. Abbiamo imparato a mangiare i frutti delle piante, prenderne il legno per costruire case e bruciarlo per fare luce e calore.
Oggi facciamo esattamente la stessa cosa. Bruciamo petrolio, carbone e gas o usiamo la forza della fissione dell'atomo: il risultato è che mangiamo, ci vestiamo, ci scaldiamo e viaggiamo.
Ma c'è una differenza rispetto a quanto avvenuto per millenni.
Stiamo mettendo da parte l'etica, la consapevolezza del nostro agire.
Capirlo è semplice. Se taglio un albero e lo brucio, mi scalderò. Ma poi dovrò aspettare che un altro albero ricresca per scaldarmi di nuovo. Curiosamente, ci mette molto più tempo a crescere che a bruciare. Se invece prendo l'albero da un bosco sufficientemente grande, riuscirò a rimanere sempre caldo mentre il sistema riproduttivo delle piante provvederà a fornirmene di nuove.

Ma che accadrebbe se depredassi il bosco troppo velocemente? All'improvviso resterei senza energia.

E magari il mio bisogno sarebbe troppo pressante per aspettare i tempi della natura.

Questo è esattamente quello che sta accadendo.
Cambiamenti climatici, livelli elevati di inquinamento, picco del petrolio già raggiunto. Sono problemi di cui sentiamo sempre parlare, ma che non sembrano, nello stesso tempo, toccarci più di tanto. Ci siamo abituati a un sistema di vita che ha nel petrolio il suo principale motore: muove le merci del mondo a costi bassissimi, ci fornisce le materie plastiche, i coloranti, le colle, i profumi, i lubrificanti, i tessuti...

E' anche grazie al petrolio che mangiamo mele del Cile, cipolle spagnole e riso basmati thailandese.

A quale prezzo? Poco, anzi, pochissimo. Talmente poco che il prodotto che costa di meno quasi mai è quello preparato, coltivato o costruito più vicino a dove lo compriamo.

Una cosa è sicura. Anzi, due. La prima: dobbiamo consumare di meno. La natura impiega millenni a rinnovare le proprie fonti fossili (petrolio, carbone e gas metano) e decine di anni per quelle non fossili (legno). La seconda: per farlo, non siamo costretti a rinunciare al nostro stile di vita.
Questa le due affermazioni parrebbero contraddittorie. Non è così.

Si possono sostituire le lampadine tradizionali con altre a risparmio energetico. Si possono convertire le auto a metano. Si può scaldare l'acqua, far funzionare il riscaldamento e produrre elettricità con il Sole. Si può usare la bicicletta più dell'auto e insieme ai mezzi pubblici. Si possono preparare i detersivi in casa, usando materie prime naturali. Si può avere una microserra sul balcone o in appartamento. Si può fare la raccolta differenziata dei rifiuti (non ho scritto "si deve", perché anche se sì, si deve... molti non la fanno. E non voglio fare paternali). Si possono usare elettrodomestici di alta classe energetica. Si può fare il the scaldando l'acqua col microonde (quello che consuma meno energia).

Tutte queste cose si possono fare. Fanno risparmiare. Sì, risparmiare soldi. Costa molto di più non farle: solo che, per colpa della nostra etica limitata, non ce ne accorgiamo...

A questo vuole servire questo blog. A raccogliere informazioni, notizie, trucchi e curiosità su come consumare di meno senza rinunciare al nostro modo di vivere. A farci capire che la generazione elettrica distribuita, nella quale siamo tutti produttori con le nostre case, è la vera strada per una politica energetica sostenibile. A essere il più possibile consapevoli di quello che compriamo, mangiamo, guidiamo. Ad aiutarci a scegliere un vestito, un auto nuova, un telefonino o un detersivo. E, soprattutto, a farci capire che il "chissenefrega" non è più efficace: nè per l'ambiente né per il portafogli.

Carlo
&
Linda

Carlo e Linda, grazie a nome mio e di tutti i miei lettori!!
Elisabetta

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